Giroveloce Awards 2022
Nelle puntate precedenti:
- Giroveloce Awards 2016
- Giroveloce Awards 2017
- Giroveloce Awards 2018
- Giroveloce Awards 2020
- Giroveloce Awards 2021
I poteri forti ci hanno fermato per il 2019, o non avevamo voglia, non ricordiamo più quale sia la vera motivazione, ma probabilmente ha stato Vettel.
Avvertenze varie ed eventuali per i vari ed eventuali #Capiscers: questo post contiene tracce di sarcasmo, congruenza con la realtà in piccole parti e riferimenti più o meno velati a fatti realmente accaduti, più o meno. Se tutto questo vi mette a disagio, ma volete continuare a leggere nonostante abbiate già capito dove andremo a parare per poi lamentarvi in seguito, capiamo il vostro problema e vi rimandiamo alla fine del post per i commenti o al nostro account Twitter per i reclami, saremo lieti di ascoltarvi, forse.
Quest’anno ci sarebbero due persone che meriterebbero più premi di tutti, ma per correttezza nei confronti degli altri partecipanti abbiamo deciso di escluderli a priori per evitare un duopolio. Quindi a malincuore quest’anno non verranno assegnati premi a Mattia Binotto o a Carlo Vanzini.
MA VENIAMO FINALMENTE AI TANTO ATTESI PREMI
Premio puzza corporea inalterata
A Sebastian Vettel.
Noi ve lo avevamo detto in tempi non sospetti che Sebastian Vettel puzza, ma voi ci avete accusato di mistificare la realtà e di essere giornalai a servizio dei poteri forti. Vettel ha deciso di abbracciare la causa ambientale, ed infatti non si lava dal 1953. Ha finito la gara di Abu Dhabi fradicio di sudore ed ha abbracciato tutte le persone nel paddock, fuori dal paddock, in giro per Yas Marina, in Qatar, a Pontremoli, lasciando dietro di sé un olezzo di Troy ineguagliabile.
Premio dittatura sanitaria et mediatica
A Matthew Bineight.
Il capo supremo che tutto decide ha imposto il Green Pass, la quarta dose e il Carosello prima di andare a cena. Quando il salumiere sotto casa gli ha detto: “So 2 etti e mezzo, che fa. Lascio?”, lui ha capito “LA RED BULL HA SFORATO IL BUDGET CAP DI 7 MILAMILIARDI”. Il resto è storia.
Premio second is megli che prim, ma terz was ancor megli
A Matthew Bineight.
2 anni di lavoro per creare una macchina velocissima, poi sono arrivate le ferie di agosto e sviluppo mio non ti conosco. Ci riproveremo il prossimo anno. Ad avere più ore in galleria del vento ovviamente.
Premio vedenza
A Lewis Hamilton.
“Il mio team non sbaglia mai” (Lewis Carl Davidson Hamilton, Barcellona, 23 febbraio 2022). Vittorie Mercedes in stagione, 1. Vittorie di Hamilton in stagione, 0. Le W13 avanzate saranno usate per usufruire del bonus rottamazione per l’acquisto del nuovo parco auto Tesla.
Premio fonte affidabile
A Manuela Brigante.
Uno non può manco passare 5 minuti del proprio tempo libero a fare un meme su Twitter che subito arriva una redazione di professionisti dell’informazione che ti estorce la notizia e manco ti cita per ringraziarti. Ma in che mondo viviamo.
Premio è il mio primo giorno
A Inaki Rueda della 2^ B.
AAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.
Premio cena elegante
A Sergio Perez Mendoza.
Vince per la prima volta in carriera a Monaco, si spacca ammerda su uno yatch di presunti scafisti battenti bandiera liberiana, tocca zinne pensando fossero manettini del volante e poi scende dalle scale barcollando facendo così intuire di non essere particolarmente lucido. Mancavano solo gli ovuli di cocaina su per il retto anale e sarebbe stata la puntata perfetta di Airport Security.
Premio Bocelli
A Marco Cromosoma.
C’è poco da scrivere, se non in braille.
Premio bacio di Giuda
A Matthew Bineight + The Voice
Grande Seb, sei un mito, un uomo con i coglioni, uno sempre coerente, un pilota fortissimo, un leader politico che servirebbe al nostro Paese orfano della classe dirigente della vecchia DC, un pornodivo, un mahatma, un ispiratore, un primario, un panettiere, un conduttore pronto alla resistenza contro l’attuale regime dittatoriale. E via così ricordando i bei momenti passati insieme gli scorsi anni.
Premio Olindo Bazzi
A Lance Stroll.
Non ride. Cazzo, non ride mai. Anche noi, con i suoi problemi ad arrivare a fine mese non rideremmo. Però sfogare la frustrazione per le bollette aumentate e l’inflazione alle stelle cercando di spedire Alonso e Vettel al Creatore forse è un tantino eccessivo.
Premio miglior regia
A
Brad
Pitt.
Premio John Russel
Al quasi omonimo George Russell.
John Russel si conferma un ottimo pilota, vince l’unica gara per il suo team e batte ai punti un certo Lewis Hamilton. Resta un mistero il motivo per il quale non sia lui il pilota titolare della Mercedes. Continua a deludere invece George Russell, forse la L di troppo lo appesantisce? Nel dubbio noi vogliamo dargli un premio di consolazione e lo facciamo pure Re, perché i Sir ormai sono inflazionati.
Premio Mojito
A The Voice.
Per curiosità sono andato a rivedermi quel momento in cui nel giro di formazione entrambe le RB “sganciano” ghiaccio. Si tratta di anidride carbonica allo stato solido, volgarmente detto ghiaccio secco. Serve per raffreddare la qualunque, ma non mi era mai capitato di vederlo perdere così nel giro di formazione che è già di fatto gara.
Sicurezza: quei pezzi di ghiaccio schizzano via a una velocità che non si può percepire nel video se non guardando come volano verso le barriere. Se avesse colpito una macchina o la visiera di uno dietro? Il ghiaccio che si intravede restare sull’asfalto mentre arriva Sainz?
Se ce ne fosse stato ancora da “sparare” fuori dopo il via? Dovevano rientrare come quando si lascia un pezzo estraneo attaccato? Per sicurezza?
Immaginando di non essere stato l’unico a vedere, ma vedendo che nessuno ha detto né bah né boh, ribadisco trattasi di curiosità personale…
Chi mi aiuta a capire?
Anticipo commenti del tipo:
Eh adesso la Ferrari ha rotto, perso, per questo…
Premio ci arrubi il lavoro
A The Voice.
Per aver scritto la descrizione del premio precedente. Cioè quasi, noi abbiamo dovuto correggere la grammatica in modo che fosse almeno leggibile.
Premio Mike Krack
A lui.
Premio Artemis
Al circuito di Jeddah.
“Vogliamo gare esplosive. Vogliamo gare imprevedibili. Vogliamo gare che lascino con il fiato sospeso. I piloti devono tornare ad essere cavalieri del rischio. Dobbiamo studiare nuove idee per ravvivare le gare noiose.”
“Ma abbiamo già provato di tutto e non serve un cazzo.”
“Hai detto serve un razzo?”
“No ho detto cazzo.”
“Guarda che razzo lo puoi dire, ormai questo è un paese occidentale.”
Premio pista di Jeddah
Al circuito di Miami.
Porto finto, pista finta, sorpassi finti, interesse finto, ma merda vera. Anzi no, anche finto premio, il premio lo vince il circuito di Las Vegas. Well done Baku.
Premio Iveco
Alle F1 2022.
Sono enormi, pesanti, non riescono a superarsi pur stando vicine, ci attaccano le luci, hanno i parafanghi, il conducente non può starci più di 4 ore consecutive, c’è la AMR22, c’è chi le trova bellissime.
Le nuove auto che dovevano regalare gare come quelle della MotoGP hanno regalato gare uguali a quelle degli anni scorsi, ma inquinando per il loro sviluppo molto di più.
Perché noi al Carbon Neutral nel 2030 ci vogliamo arrivare azzerando l’inquinometro raggiungendo il fondoscala.
Premio F1TW Best Rockie
Ad Andrea Curci.
Perché non puzza ed ama il Leader.
Premio Sulkenberg
A tutti i diversamente Bimbi di Hulk.
Questo doveva andare nel WEC già nel 2014 stando a chi ne sapeva, poi invece è rimasto in F1, nel WEC ci è andato solo per vincere la 24 ore di Le Mans. Poi l’hanno appiedato, poi ha fatto partire un’epidemia ed ha sostituito gente tra un aperitivo e una P3 in qualifica.
Gli hanno dato del brocco, del matusa, dell’asfaltato, del sopravvalutato, del pluriopportunitato, del Dio, del manzo, del coglionazzo, dell’uomo invisibile, del cuggino.
Noi sappiamo solo che è Nicolas Hulkenberg da Emmerich Am Rhein.
Premio ha stato Vettel
A Sebastian Vettel.
Ha stato Vettel a ritirarsi e a lasciarci in preda al caos, al politically correct senza sentimento, ad Alonso irriconoscibile, a Hamilton che paga per tutti, a Stroll sempre triste, a Leclerc che farà la sua fine, a Horner che prova a fare il Multi 21 ma adesso è Multi 111 e non funziona più, ai gonzi del Twitter.
Ma soprattutto in balia del nostro sguardo spaesato mentre il prossimo anno cercheremo ancora VET in alto a sinistra nella nostra TV.
Danke Seb, ma non dovevi.
Gli Awards finiscono qui anche per quest’anno, fate i bravi così prendete 8 anche voi. Se questo fosse un blog serio gli Awards sarebbero finiti davvero, ma questo è il Blogghe quindi ora smarmelleremo tutto.
Premio chiedete scusa a Mattia: A Mattia Binotto
Premio Babbel: Alle traduzioni dei team radio di Carlo Vanzini
Premio miglior cosplay di Vettel: A Mattia Binotto che mostra il dito a Leclerc a Silverstone
Premio abbiamo capito male: Alla Ferrari
Premio duca d’Orange: a Carlo Vanzini che scambia tifosi McLaren di Ricciardo per tifosi di Verstappen a Melbourne
Premiotto: Alla Ferrari
Vicepremio paraculaggine: A Mattia Binotto
Premio paraculaggine: A Mattia Binotto
Premio Novella2000: A Luigi Perna
Premio bluffotto: Alle 10 gare che la Ferrari non ha vinto dopo la Francia
Premio che è diverso da riconoscimento: A Mattia Binotto
Premio uomo che usciva la gente: A Mattia Binotto, che in caso di dimissioni perderà tutti i premi finora guadagnati mentre gli verranno assegnati tutti quelli che non ha vinto, compresi quelli persi, quindi tutti.
Premio pusc et todelimit: Ai nostri 70€ spesi non in Lego
Premio unico e vero Leader: A Mauro Serafin
Premio speriamo non ci querelino: Al Blogghe